La Basilica – Secolo XIX-XXI

La basilica di S. Lorenzo sorge ormai in pieno centro cittadino.

LA FACCIATA

La ricostruzione iniziata dopo il crollo del 1573 si concluse solo nel 1894 con il completamento della facciata su progetto dell’ingegner Cesare Nava: venne costruito il pronao (cioè il portico davanti alla Basilica), costituita da tre arcate intercalate da paraste ioniche, in cemento simil pietra, che, con la sua monumentalità, crea oggi un ostacolo alla vista della retrostante mole del complesso basilicale.
 

L’INTERVENTO DEGLI ANNI 30

Alla fine dell’Ottocento cominciò il dibattito sulla sistemazione della zona intorno a San Lorenzo che sfocerà nel 1934, in occasione del bimillenario di Augusto, nella demolizione delle vecchie case addossate davanti alla Basilica, il che permise al colonnato di ricongiungersi visivamente alla basilica di San Lorenzo. Nel 1939, a conclusione dell’imponente opera di ristrutturazione della zona e in ossequio alla “romanità” allora imperante, venne posta innanzi alla Basilica la statua di Costantino imperatore, copia della statua in San Giovanni Laterano in Roma.
 

DAL DOPOGUERRA AD OGGI

Il bombardamento della città nel 1944-45 rese inagibili anche molte case sul retro della Basilica, e nel dopoguerra si decise di lasciare libera questa area allestendo un parco, che prese il nome di Parco delle Basiliche perchè congiunge San Lorenzo da un lato e la Basilica di S.Eustorgio dall’altro.
In occasione del Giubileo del 2000 avvennero importanti lavori: le facciate esterne della Basilica vennero ripulite e l’intonaco restaurato, la linea tranviaria venne spostata aldilà delle Colonne ed il sagrato venne ripristinato in tutto il suo spazio.



Approfondimenti

  • MILANO NEL XIX-XXI

    Con l’arrivo delle truppe francesi nel 1796, Milano divenne capitale prima della Repubblica Cisalpina e poi dal 1805 del Regno d’Italia fino al 1814, anno in cui tornò sotto la dominazione austriaca.

    Nonostante il periodo turbolento, caratterizzato da un forte malcontento nei confronti del governo austriaco, Milano fu in continua crescita passando da 140.000 abitanti del 1815 a 200.000 abitanti all’interno delle vecchie mura spagnole (i cosiddetti Bastioni) nel 1861.

    Nel 1861, all’unità d’Italia, era già il centro commerciale ed industriale più importante della nazione, ma sarà nel periodo fra la fine del ‘800 e la prima guerra mondiale che Milano diventerà il centro economico dominante del paese, posizione che conserverà per tutto il XX secolo.

  • STUDI ARCHEOMETRICI IN SAN LORENZO

    Per quanto riguarda la basilica di San Lorenzo, con le concordanze cronologiche fra i diversi “orologi naturali” e la sequenza stratigrafica, si sono potuti datare alla fine del IV secolo l’edificio tetraconco, con le quattro torri, e la cappella di Sant’Ippolito, agli inizi del V secolo la cappella di Sant’Aquilino e all’età giustinianea (VI sec.) quella di San Sisto.

    Insospettati in base alle fonti documentarie, sono stati la scoperta di una fase di ricostruzione della cupola, avvenuta nel X secolo, in epoca ottoniana, come pure alcuni interventi in età longobarda e carolingia sulle murature e alcune ricostruzioni e riparazioni romaniche e gotiche (secoli XII-XIV).

    Lo studio scientifico dei laterizi, malte, scorie vetrose e quello archeologico delle tecniche (lavorazioni dei paramenti murari, piani pavimentali, fondazione, eccezionali riempimenti) ha permesso di individuare un numero di cantieri succedutisi nella Basilica più ampio di quello attestato dalle fonti scritte.

    L’ARCHEOMETRIA

    Con il termine Archeometria si intende comunemente l’applicazione dei metodi scientifici e delle nuove tecnologie all’archeologia e allo studio storico dell’architettura. 

    Metodologia archeometrica è anche l’indagine stratigrafica, ossia lo studio della sequenza degli “strati” di una formazione geologica o di un deposito archeologico, che, applicata alle architetture, permette di stabilire la successione nel tempo delle fasi costruttive, distruttive, di restauro e di trasformazione di un edificio.